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Depressione

DEPRESSIONE: il grande “MALE OSCURO”

“Il male che ci tormenta non è nel luogo dove ci troviamo, ma è in noi stessi. Noi siamo senza forze per sopportare una qualsiasi contrarietà, incapaci di tollerare il dolore, impotenti a gioire di cose
piacevoli,sempre scontenti di noi stessi.” Seneca, De tranquillitate animi

I sintomi depressivi sono comunemente ben noti anche ai non specialisti del settore e sarebbe forse superfluo descriverli in questa sede.

Comunemente però si utilizza in modo improprio e superficiale il termine Depressione.

Va chiarito il concetto che sentirsi tristi o apatici non significa di per se’ essere ammalati di Depressione.

Si tratta di particolari ma transitori stati emotivi che tutti noi possiamo provare in determinate circostanze della vita.

La Depressione si caratterizza invece per un costante umore depresso, per la mancanza di motivazione a svolgere qualsiasi tipo di attività, per idee e pensieri pessimistici, privi di prospettive, riguardo a se stessi, gli altri, il futuro, sintomi che possono durare per mesi o anni.

Questa negatività con cui il depresso vede la realtà lo induce ad assumere comportamenti che tendono a confermare questa sua visione alterata.

In tal modo la persona finisce essa stessa per costruire il destino che poi subisce.

A causa di questa incapacità acquisita, anche nel chiedere aiuto, in genere il depresso arriva al terapeuta accompagnato da un familiare tenuto in “ostaggio” perchè inserito nel circolo vizioso dei tentativi di soluzione disfunzionali adottati dalla persona depressa.

Il modello strategico ha osservato la depressione da un punto di vista pragmatico individuandone i meccanismi alla base del suo funzionamento e mettendo a punto tecniche e protocolli su misura per ogni singolo caso.

Una delle osservazioni principali è data dal fatto che il sistema percettivo reattivo da cui scaturiscono atteggiamenti e sintomatologia depressiva è caratterizzato dalle seguenti Tentate Soluzioni:

rinuncia allo svolgimento di qualsiasi attività

delega delle responsabilità ad altri

vittimismo, responsabile della presa in ostaggio delle persone che interagiscono con la persona depressa

lamentela, che blocca l’attenzione nei punti di vista negativi,come se non ci fosse una luce in fondo al tunnel e nessuno fosse in grado di comprenderlo.

Spesso la formazione della Depressione, quando non è reattiva ad un evento luttuoso o traumatico, ad una perdita, ad un abbandono ad una malattia fisica o ad un altro disturbo psicologico, si sviluppa seguendo tre fasi in successione temporale:

Illusione – delusione – depressione

La condizione del depresso ha inizio spesso con una delusione per il mancato raggiungimento di un obiettivo, magari troppo alto, che si era illuso di poter raggiungere oppure per un problema che si aspettava di risolvere o per una delusione derivante dal comportamento di altri o da come va il mondo in generale.

Grazie alla ricerca costantemente in evoluzione presso il Centro di Terapia Breve Strategica è possibile affermare che negli ultimi 20 anni l’82% dei casi di Depressione nelle sue varie forme, è stato risolto definitivamente.

“ Non c’è notte che non veda il giorno” W. Shakespeare

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